Promessa

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  1. midshipman lace --
     
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    Genere: Introspettivo
    Note: One shot, Spoiler
    Personaggi: Edward Elric, Winry Rockbell, Alphonse Elric
    Rating: Verde
    Ancora con le cose scritte di getto, in 20 minuti circa (= sarà uno schifo), ma dovevo. Era mio dovere morale scrivere questa cosa, dopo la maratona di Fullmetal Alchemist, anche se temo sarà una cosa scontata e banalotta. Perché io sono, fondamentalmente, una persona banale. Ok, ho scritto spoiler perché è un approfondimento sui pensieri di Edward in uno specifico momento della puntata 64, ovvero la cavolo di ultima puntata. Precisamente, lo scambio di battute tra Alphonse e Edward riguardo May, inizialmente e poi Winry, prima che quest'ultima salti loro addosso. ♥
    E' uno schifo, ma la posto uguale.

    promessa


    Mancavano ancora pochi passi, per raggiungere quella promessa.
    Ed era strano, dopo tanto tempo, ritrovarsi con Alphonse al suo fianco, nel suo vero corpo, anche se si teneva a fatica su una stampella. Doveva ancora abituarsi all’idea che ce l’avevano fatta, insieme, a portare a termine quella che sembrava una missione impossibile.
    E scherzavano, ridevano. Sembrava che quel lungo viaggio fatto di domande, dubbi, momenti di disperazione, paura, rassegnazione fosse improvvisamente scomparso, scivolato via dalle loro spalle ma entrambi sapevano che il loro cuore non avrebbe dimenticato. Gli bastava guardare suo fratello negli occhi, per capire che la pensava allo stesso modo.
    «Tu, piuttosto, fratellone» la voce di Al era limpida, chiara, non più metallica. «Che cosa hai intenzione di fare con Winry?», furono queste le parole che riportarono bruscamente il maggiore degli Elric alla realtà.
    Inizialmente Edward non capì. Con un mormorio incerto e perplesso, neanche rispose alla sua domanda. Perché, tutto ad un tratto, Alphonse aveva chiesto una cosa simile?
    Poi, come folgorato, comprese.
    Winry.
    Proprio davanti all’officina Rockbell, Edward realizzò quello che avrebbe dovuto sapere da tempo, ormai. Le sue labbra si schiusero leggermente, in un verso di sorpresa. La sua mente iniziò ad essere tempestata da immagini, come se fosse stata risvegliata da un – fin troppo – lungo sonno: Winry sorridente che li accoglieva a casa, Winry che piangeva, vicino a lui; Winry disperata, con una pistola tra le mani tremanti, Winry che prometteva loro che avrebbe preparato una torta di mele, una volta a casa; Winry determinata, pronta ad affrontare persino l’assassino dei suoi genitori, Winry sempre pronta a sostenerli, al loro fianco, Winry e i suoi orecchini, Winry e il suo sorriso.
    Il suo sorriso.
    La porta della familiare casa a due piani si aprì lentamente e l’oggetto dei suoi pensieri si materializzò di fronte ai suoi occhi: soliti capelli biondi legati in una coda alta, abiti da lavoro, espressione stupefatta che andava via via mutando in lacrime.
    “La prossima volta che piangerai, lo farai di gioia”.
    E, Edward si stupì nel constatarlo, un attimo prima che la ragazza gettasse ad entrambi i fratelli le braccia al collo, la trovò bella. Bella com’era sempre stata, di fronte al suo cuore che stentava ad aprirsi.
    «Bentornati a casa, stupidi!» esclamò, in lacrime, con un sorriso commosso sulle labbra.
    «Siamo a casa».
     
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0 replies since 1/9/2012, 14:25   44 views
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